Stimolazione delle Difese Immunitarie: l’Omeopatia funziona?
Si avvicina l’autunno, si abbassano le temperature ed arrivano i primi raffreddori.
Ci ricordiamo, allora, del passato inverno, della febbre, del mal di gola e di tutte le cose belle che non abbiamo potuto fare perché avevamo qualche fastidio, o peggio, eravamo con l’influenza, che ci ha bloccato a casa.
Settembre è mese di buoni propositi, allora ci precipitiamo in farmacia per avere una cura che ci renda invincibili a tutti i malanni invernali.
Ci sono molti approcci all’immuno-stimolazione e funzionano mediamente tutti, purché:
- vengano effettuati per tempo e
- siano estremamente personalizzati sulla base del singolo individuo.
La medicina tradizionale propone: vaccini, lisati batterici, aminoacidi, peptidi e vitamine …
Le medicine complementari estratti fitoterapici, farmaci omeopatici, oligoelementi, sali, funghi e quant’altro.
Un “Approccio Personalizzato”
Approccio personalizzato significa che dobbiamo partire dal “terreno” dell’individuo che abbiamo di fronte.
Il terapeuta dovrà fare sempre un minimo di anamnesi per capire
- la familiarità,
- valutare la resistenza dell’individuo alle malattie,
- le modalità ed i sintomi principali con cui la malattia si presenta nell’individuo.
Ci si ammala, quasi sempre, non per il batterio o per il virus con cui veniamo a contatto, quanto perché il nostro organismo in quel momento non si trovava nelle condizione ottimali per combatterlo velocemente, metabolizzarlo ed espellerlo.
Da qui la malattia, cioè lo sforzo dell’organismo per reagire allo stimolo esterno (virus o batterio) e riacquistare lo stato di salute ed i conseguenti sintomi con cui la malattia si manifesta.
Un organismo sano e reattivo difficilmente si ammala
Possiamo stimolare il nostro sistema immunitario in due modi principali:
- Pompandolo un po’ prima di affrontare il picco delle malattie da raffreddamento,
- Preparandolo, per tempo, andando a riequilibrare le principali tendenze patologiche della nostra costituzione.
Il dato positivo è che, rispetto agli anni passati, cresce comunque la percentuale dei miei clienti in farmacia che si pongono il problema di affrontare l’inverno in maniera adeguata ed allontanare il più possibile influenze e malanni invernali – complice sicuramente la passata pandemia del virus Covid-19.
Direi che la maggior parte della popolazione ormai si pone comunque il problema di come affrontare l’inverno, seppur last-minute.
Solo alcuni, hanno la determinazione di voler andare a fondo alla questione, conoscere e rinforzare i propri punti deboli, intervenendo per tempo.
Facciamo un po’ di teoria
Diciamo che un individuo si ammala quando la propria Costituzione non è in equilibrio.
Intendiamo per Costituzione l’insieme delle nostre caratteristiche morfologiche, fisiologiche, psicologiche, intellettive e genetiche che possono essere raggruppate in quattro modelli o biotipi principali ed ideali (in Omeopatia si parla di individui Carbonici, Sulfurici, Muriatici e Fosforici).
Attribuiamo alla costituzione in equilibro, nella sua massima condizione di salute e di centratura psichica, il valore 10.
I casi della vita, le malattie, i cibi che ingeriamo, l’aria che inspiriamo, il lavoro che facciamo, tossine con cui entriamo in contatto, … possono portarci a perturbare questa condizione.
Pertanto, dal nostro valore di equilibrio ideale 10, la nostra costituzione può scendere figurativamente a 9, poi a 8, poi a 7, e via dicendo.
Il problemi seri iniziano quando scendiamo sotto la sufficienza.
Infatti fino ad un certo punto il processo è reversibile, posso ritornare a 10.
In altri casi, superata una certa soglia, posso andare incontro a processi “lesionali” dai quali è difficile riacquistare la condizione di guarigione completa. Dovrò quindi accontentarmi di tenere solo a bada i sintomi, proprio come fa la medicina tradizionale (con i dovuti distinguo, ovvio).
Ogni Costituzione ha, al proprio interno, delle tendenze patologiche predominanti (prevalenze diatesiche) che ci sono state trasmesse geneticamente dai nostri genitori e che si attivano a determinate condizioni.
Chi di noi non dice di avere ereditato malattie metaboliche, problemi circolatori, reumatici o altro da uno o da entrambi i nostri genitori?
E chi di noi non riconosce di tanto in tanto di essersi ammalato “da quando…” ?
In realtà, quello su cui la medicina ufficiale sta ancora scoprendo a livello genetico è che non ereditiamo la singola malattia, ma la predisposizione ad una o più malattie appartenenti alla stessa famiglia.
Questo concetto lo aveva già elaborato Samuel Hahanemann, inventore del metodo di cura omeopatico più di duecento anni fa.
Il Dottor Hahanemann curava guariva i suoi malati utilizzando i farmaci omeopatici da lui stesso preparati.
Non si capacitava del fatto che, dopo qualche tempo, assisteva ad una ricaduta del malato nella stessa malattia o in un gruppo di malattie che andò a riunire in alcune famiglie (che lui le chiamava MIASMI).
Scoprì poi, che, per impedire ai malati di ricadere nella stessa malattia, bisognava andare a intervenire più in profondità, non solo sui sintomi della malattia, ma sulla tendenza ad ammalarsi di quella determinata famiglia di malattie.
Successivamente, i suoi allievi e i grandi medici costituzionalisti del passato -anche recente, tra cui il mio maestro- scoprirono che per arrivare ad una condizione di salute generale, a quello che io chiamo Equilibrio Costituzionale, non era necessario equilibrare solo una tendenza patologica , ma tutte quelle presenti nella costituzione del soggetto, partendo ovviamente da quella contingente e da quella più grave.
Ritornando all’arrivo dell’inverno…
Le tendenze patologiche (o diatesi) maggiormente coinvolte nelle malattie invernali e da raffreddamento sono sicuramente quale che vanno sotto il nome di Psora e Tubercolinismo.
Assistiamo ad una lotta dell’organismo per l’espulsione delle tossine attraverso la pelle e le mucose dell’albero respiratorio. Da qui il loro infiammarsi e i fastidiosi sintomi quali rinite, mal di gola, e poi la tosse la febbre , diarrea e quant’altro.
Per riequilibrare le diatesi tubercolinica e psorica l’omeopata può agire con farmaci omeopatici unitari sintomatici e con farmaci “di fondo”.
Alcuni di questi possono essere Sulfur, Calcarea carbonica, Sulfur Iodatum, Silicea, Psorinum ed ancora i nodosi tubercolotici quali T.R., T.K., Aviarie …
Si tratta di farmaci ad azione molto profonda, da non assumere assolutamente senza essere seguiti dal proprio medico o farmacista.
Ci sono poi tanti farmaci omeopatici complessi da utilizzare sia nella prevenzione sia nella cura dei sintomi.
Quelli che vanno sotto il nome di immuno-stimolanti omeopatici e che i più conoscono con diversi nomi commerciali, sono una famiglia di prodotti che possono contenere al loro interno molti attivi di origine vegetale, animale o minerale, estremamente diluiti e preparati secondo precise regole e capaci di stimolare una risposta immunitaria del nostro organismo.
Contro tutti i virus dell’influenza e delle altre malattie da raffreddamento, sono a disposizione di tutti moderni medicinali omeopatici in varie forme farmaceutiche: granuli, globuli, spray nasali, bustine oro-solubili, ma anche compresse, gocce e fiale – tutti di facile somministrazione ed adatti a bambini ed adulti.
Essendo composti da un mix di “attivi”, funzionano bene
- sia nella fase di prevenzione dell’influenza e delle malattie para influenzali (anche semplici raffreddori, faringiti, tonsilliti batteriche ad esempio),
- sia nella fase di cura dei sintomi dell’influenza vera e propria (dolori alle ossa, brividi, febbre, mal di gola, placche,…),
- ma anche nella fase di convalescenza per evitare le ricadute.
Esistono anche prodotti specifici per chi, negli scorsi anni, ha avuto sintomi influenzali intestinali .
Le ultime raccomandazioni
Vale la pena ricordare che l’Omeopatia, a differenza delle terapie tradizionali, presta molta attenzione ai sintomi con cui si presentano le malattie in ciascun soggetto.
Distingue per esempio tra febbre improvvisa del primo giorno e febbre che sale lentamente, febbre con sete e senza sete, gola arrossata e gola purulenta con le placche (contrariamente alla medicina tradizionale che prescriverebbe antibiotico, anti-infiammatorio e paracetamolo per tutti i casi), ecc…
Bisognerà, di conseguenza, raccontare i sintomi nella maniera più precisa possibile al professionista da cui abbiamo deciso di farci seguire che sia medico o farmacista (a seconda dei rispettivi ruoli) e non ad esperti improvvisati da gruppo social…
L’Omeopatia presenta, inoltre, tutta una serie di vantaggi rispetto alle terapie tradizionali, alle quali, può essere abbinata con successo (il vaccino virale copre solo dai virus in circolo durante la stagione in corso, ma non da tutti gli altri microrganismi patogeni con cui quotidianamente veniamo in contatto).
Grazie alle elevate diluizioni, i farmaci omeopatici sono generalmente privi di effetti indesiderati legati alle quantità assunte e di tossicità chimica.
Possono essere assunti in sicurezza da tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, non possono fare il vaccino virale o il vaccino batterico.
RICAPITOLIAMO:
- GLI IMMUNOSTIMOLANTI OMEOPATICI E GLI INTEGRATORI SI POSSONO ASSUMERE CONTEMPORANEAMENTE AI FARMACI TRADIZIONALI? SI – SI OTTIENE UNA PROTEZIONE PIÙ COMPLETA.
- POSSONO ESSERE ASSUNTI DURANTE TUTTO L’ANNO? SI – PERCHÉ AGISCONO OLTRE CHE NELLA PREVENZIONE ANCHE IN ACUTO.
- PRESENTANO EFFETTI COLLATERALI? NO.
- POSSONO ESSERE ASSUNTI IN SICUREZZA DA TUTTA LA FAMIGLIA? SI.
- SU QUALI FASI DELLE MALATTIE INVERNALI AGISCONO? SU TUTTE: PREVENZIONE, ACUTO, CONVALESCENZA, RICADUTA!
- HANNO INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI? NO – TUTTAVIA È BENE CONSULTARE SEMPRE IL MEDICO O IL FARMACISTA.
- QUAL È IL MOMENTO GIUSTO PER INIZIARE? SUBITO!
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