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Combatti la stanchezza con l’Omeopatia

Arriva la Primavera ed arriva la Stanchezza…

Recenti studi dicono che il nostro corpo, per abituarsi all’aumentare delle ore di luce, al cambio da ora solare ad ora legale ed all’innalzamento delle temperature, impieghi  quasi un mese.

In questo tempo il nostro organismo dovrà mettere in atto molti meccanismi di adattamento per trovare un nuovo equilibrio.

In più, in  primavera ritorna la voglia di uscire e di stare all’aria aperta.

Non tutti riescono ad adattarsi velocemente a questi cambiamenti, pertanto, è possibile che per molti questa sia una stagione difficile…

Per alcuni la presenza dei pollini nell’aria, l’arrivo dei conseguenti sintomi allergici e l’ utilizzo del farmaco antistaminico -che ha la sonnolenza come effetto collaterale più famoso- è una vera e propria iattura.

Per altri  la voglia di uscire, rimettersi in forma, di depurarsi, li sottoporrà  ad ulteriori affaticamenti che si uniranno alle  privazioni di cibo in vista del dimagrimento prima dell’estate. 

 

Quali i consigli per vincere la stanchezza?

Sicuramente più che agire direttamente sul sintomo mediante l’utilizzo di un integratore, noi che ci occupiamo di omeopatia suggeriamo sempre di agire sulla causa del malessere, se possibile, rimuovendola.

Diverse sono le cause che portano ad un affaticamento fisico o intellettuale e diverso sarà il modo di reagire di ogni costituzione.

Le costituzioni, secondo una classificazione biochimica-omeopatica, possono essere divise in Carbonica, Sulfurica, Muriatica e Fosforica in relazione all’elemento di cui ogni costituzione soffre il dismetabolismo.

Possiamo dividere poi le costituzioni  in steniche ed asteniche.

Le prime sono la sulfurica e la muriatica, che presentano un’ottima resistenza agli sforzi fisici ed intellettivi nonché alle malattie;

le seconde, la carbonica e la fosforica, saranno quelle che si affaticheranno di più, che si ammaleranno prima e saranno l’oggetto principale del nostro approfondimento.

Le costituzioni “steniche”, il problema della stanchezza, fisica o intellettuale che sia non se lo pongono proprio. Anzi, hanno il problema opposto, cioè di come stancarsi e di come mantenersi impegnati il più possibile per scaricare tutte le energie di cui sono dotati.

Soggetti carbonici e fosforici sono, invece, dei soggetti anergici, soggetti che, per motivi endocrinologi e fisiologici diversi,  avvertono la stanchezza sia fisica che intellettuale, che si ammalano spesso, che soffrono di ricadute continue e che avrebbero bisogno, per riprendersi, di lunghe convalescenze.

Esaminiamo da vicino alcune comuni cause di stanchezza

 

Stanchezza a seguito di accumulo di tossine

Chi non ha mai sentito dopo un pasto particolarmente abbondante uno sfrenato desiderio di fare una pennichella sul divano?

Il fegato è impegnato nello sforzo digestivo, il sangue affluisce dove più necessario ed il cervello va momentaneamente in stand-by.

Più il fegato è intasato, più deve lavorare, più lenta sarà la digestione degli alimenti, meno energia avrò per compiere altri sforzi e dedicarmi ad altre attività.

Inoltre, a causa della lentezza della digestione, alcuni cibi possono andare in contro a fermentazione e dare gonfiore addominale. Ulteriore effetto di un fegato appesantito è poi l’aumento di peso.

Al contrario, un fegato ben drenato sarà occupato in una  digestione meno impegnativa, non si formerà aria nella pancia ed il metabolismo energetico funzionerà meglio e perdendo quei chili di troppo accumulati nel tempo.

 

Stanchezza per dismetabolismi di alcuni elementi o cattiva alimentazione

Secondo caso quello della carenza, del cattivo assorbimento o del dis-metabolismo di alcuni micro-elementi, di alcuni sali o di alcuni composti necessari al nostro organismo, coinvolti magari in meccanismi enzimatici o di metabolismo energetico.

Talvolta tali composti hanno necessità di essere integrati;  talvolta -invece- bisognerà solamente sbloccarne il metabolismo a livello bio-energetico.

 

Breve parentesi sui Farmaci Omeopatici Costituzionali …

Ogni costituzione ha una specie di scala energetica o di salute,  il cui apice è rappresentato dalla costituzione in equilibrio ideale.

Somministrando quello che si chiama “farmaco costituzionale di base” assisterò ad una esaltazione di tutti i punti forti di ciascuna costituzione che troverà -nel suo stato di equilibrio- forza, energia e lucidità (per quanto permessole dalla propria genetica e fisiologia).

Da questa condizione di equilibrio ideale, per i casi della vita, a causa delle malattie, dei traumi, delle intossicazioni, dello stress e di tutto il resto, la costituzione può iniziare a deviare dal proprio stato di equilibrio. Al peggiorare degli insulti esterni la mia situazione di disequilibrio può continuare ad aggravare sempre più. A questi che chiameremo “stati di scompenso” corrisponderanno biochimicamente dis-metabolismi di alcuni elementi.

Parlando ad esempio della famiglia dei fosforici, per quanto già detto, assisteremo ad un dismentabolismo del fosforo e dei suoi sali.

Partendo così da Calcarea fosforica, farmaco di equilibrio della costituzione, a seconda della gravità della situazione dello scompenso, potrò utilizzare altre salificazioni del fosforo:  Magnesia Fosforica nei casi meno gravi, Kalium Phosphoricum nei casi più gravi o addirittura Phosphoricum Acidum in casi di astenia grave o addirittura collasso o esaurimento.

Nei soggetti muriatici,  il farmaco costituzionale di base sarà Natrum Muriaticum che è , tra l’altro, farmaco di astenia, di convalescenza e di demineralizzazione.

Alcune costituzioni, soprattutto quelle longilinee, possono assorbire con difficoltà alcuni alimenti, il che darà luogo ad una conseguente sindrome da malassorbimento, caratterizzata da sintomi tipo celiaca, con crampi, dolori o diarrea e dalla relativa perdita di liquidi. 

In questo caso penseremo a farmaci omeopatici come Aloe, Argentum nitricum, Chamomilla, China, Colocinthys, Croton tiglium, Gelsemium, Magnesia carbonica, Magnesia phosphorica, Podophyllum,

 

Stanchezza per mancanza di sonno.

Dormire bene è sicuramente il primo passo per poter affrontare giornate piene di lavoro e di impegni, ma in alcuni casi ciò risulta estremamente complicato.

Il sonno è una fase attiva della vita durante la quale si ricostituiscono le riserve energetiche, ci si rigenera, si eliminano le sostanze nocive.

L’insonnia implica un’alterazione del ritmo, della quantità e della qualità del sonno, quindi un deficit nel recupero psico-fisico dell’organismo.

L’insonnia può essere secondaria a molteplici cause e spesso è espressione di un disagio psichico e/o fisico, che colpisce adulti, anziani e bambini.

 

Chi soffre di insonnia?

I soggetti Fosforici che hanno nel sistema nervoso uno dei loro punti deboli, ma possono soffrire di insonnia un po’ tutte le altre costituzioni, ognuna per motivi diversi.

INSONNIA LEGATA AD ANSIA E PAURA 

Aconitum napellus è il farmaco del panico notturno che non fa dormire, della paura di morire.

Penseremo a Gelsemium se la persona non riesce a dormire per un’ansia generalizzata, con timori di ricevere brutte notizie, di non dormire, che si alza spesso per urinare.

Stramonium è un rimedio per i bambini che hanno paura del buio.

Causticum è indicato per bambini con enuresi notturna che hanno paura del buio, dei cani e di star soli, che vogliono dormire con i genitori.

 

INSONNIA LEGATA AD ANSIA E STRESS 

Arsenicum album è il farmaco per l’insonnia dell’anziano ansioso ed insicuro, ossessionato dai piccoli dettagli e che non riesce ad addormentarsi se non sente che ogni cosa è a posto.

Bellis perennis nelle persone che tendono a risvegliarsi presto il mattino, rivelando spesso in tal modo uno stato d’ansia e depressione latenti. 

Chamomilla per il bambino ansioso, capriccioso, stressato, che dorme in braccio, ma appena posto in culla si risveglia e piange, oppure non riesce a dormire per eruzioni dentarie o coliche addominali. Per gli adulti che hanno effetti contrari quando assumono farmaci per dormire.

 

INSONNIA LEGATA AD AFFATICAMENTO FISICO E MENTALE 

Alcune volte siamo così stanchi che non riusciamo ad addormentarci. In questo caso potremo prendere in considerazione il farmaco omeopatico Rhus toxicodendron.

Arnica montana è il rimedio indicato nel soggetto che non riesce a dormire per troppa stanchezza, con dolore ai muscoli o alle ossa, a cui il letto che non sembra mai comodo.

Zincum Metallicum è il farmaco indicato nell’insonnia causata da troppo lavoro con eccessiva attività cerebrale; il letto risulta scomodo e fastidioso, le gambe e i piedi sono in continua agitazione.

Cocculus è il classico rimedio delle persone troppo stanche per riuscire a dormire, per chi è costretto a protratte notti in bianco per assistenza a malati o per i viaggiatori colpiti da jet-lag.

Coffea Cruda è il rimedio dell’insonnia dopo una giornata frenetica o con emozioni forti. Il sonno è disturbato dall’ideazione eccessiva.

Nux Vomica è indicata nelle persone iper-reattive, piene di lavoro, che mostrano irritabilità e sonnolenza durante il giorno e insonnia notturna cronica.

 

L’argomento è estremamente delicato e complesso e, quindi, la solita raccomandazione è quella di evitare di provare a fare automedicazione con i farmaci unitari omeopatici perchè troppi sono i fattori e le variabili da prendere in considerazione per scegliere il farmaco giusto.

Più efficace il confronto con uno specialista 😉

Leggi anche: Kalium Phosphoricum per stanchezza fisica e mentale

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