Rimedio omeopatico sbagliato: cosa succede davvero?
Hai preso un rimedio omeopatico e ti viene un dubbio:
“E se non era quello giusto per me?”
Tranquilla. Respira. Niente panico: nella maggior parte dei casi non succede nulla.
In questo articolo ti spiego in modo chiaro (e senza allarmismi) cosa succede se assumi un rimedio omeopatico sbagliato, quando serve prestare attenzione… e soprattutto cosa fare.
❓Cosa significa prendere un rimedio omeopatico sbagliato?
Un rimedio omeopatico è “sbagliato” quando:
- non è adatto alla tua costituzione o biotipo;
- non rispecchia il quadro clinico del momento;
- è stato scelto senza consulenza, magari leggendo articoli online (sì, anche il mio ).
Può accadere che sia:
- prescritto in modo impreciso,
- autoselezionato leggendo sintomi e descrizioni che “sembrano” corrispondere.
✅ Quando non succede nulla
La buona notizia è che nella stragrande maggioranza dei casi, se assumi un rimedio omeopatico sbagliato:
- non hai effetti collaterali,
- non ci sono sintomi indesiderati,
- non accade assolutamente niente.
Questo vale soprattutto se:
- il rimedio è in alta diluizione (es. 30CH o 200CH),
- è stato assunto in una sola dose o in modo non continuativo,
- non “risuona” con il tuo organismo, cioè non trova terreno fertile per agire.
Cosa succede se lo prendi per troppo tempo?
Se però assumi un rimedio sbagliato per molti giorni di seguito, specialmente ad alta diluizione, qualcosa può succedere.
Potresti iniziare a “sperimentare” sulla tua pelle gli effetti del rimedio stesso, come se stessi partecipando a una prova tossicologica omeopatica.
Esempio pratico:
Stai assumendo Nux Vomica 30CH da 30 giorni, ma non è il rimedio giusto per te?
Potresti iniziare ad avvertire:
- risvegli notturni alle 3:00,
- nervosismo e reattività,
- gonfiore addominale e reflusso,
- bruciore di stomaco e sbalzi di pressione.
Guarda caso… sono proprio i sintomi di Nux Vomica!
Aggravamento omeopatico: cos’è e quando si manifesta
Con alcuni rimedi — soprattutto policresti e rimedi ad azione profonda come:
- Sulfur
- Thuja
- Lycopodium
- Psorinum, Medorrhinum, Tubercolinum, Luesinum…
… può verificarsi un aggravamento omeopatico:
cioè una liberazione di tossine accumulate, con sintomi fisici o emotivi transitori.
Può manifestarsi con:
- sfoghi cutanei improvvisi,
- aumento della sudorazione o della diuresi,
- stanchezza o irrequietezza mentale,
- sensazione di “movimento interno”.
È il corpo che si attiva per disintossicarsi attraverso i suoi organi emuntori: fegato, reni, intestino, pelle.
️ Cosa fare dopo aver preso un rimedio sbagliato
Se sospetti che il rimedio assunto non fosse quello corretto e stai avvertendo reazioni, ecco cosa puoi fare subito:
1. Aumenta l’idratazione
Bevi più acqua per aiutare i reni e il fegato a eliminare le tossine mobilizzate. È il modo più semplice e naturale per sostenere il corpo.
2. Verifica se esiste un antidoto
Consulta la Materia Medica Omeopatica: spesso alla fine della descrizione di ogni rimedio sono indicati i rimedi antidoti.
- Esempio classico: Aconitum antidota Belladonna e viceversa.
3. Tieni a portata di mano Camphora
Camphora è un rimedio omeopatico utilizzato come antidoto generico: può annullare l’effetto di molti altri rimedi in caso di bisogno.
Da usare sempre con criterio.
️ 4. Aspetta… oppure chiedi consiglio
A volte basta qualche giorno perché tutto torni a posto.
Se però i sintomi persistono o aumentano:
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⚗️ E se il rimedio era a bassa diluizione (es. D4, D6)?
I rimedi complessi in diluizione decimale agiscono più direttamente sull’organo o sistema bersaglio.
➡️ Se non era il rimedio giusto, il peggio che può succedere è che non funzioni.
Non c’è pericolo di tossicità sistemica o aggravamento.
Conclusione: posso stare tranquilla?
Sì, nella maggior parte dei casi puoi stare serenissima.
In sintesi:
- ✅ Se il rimedio non è “in risonanza”, non fa nulla.
- Se lo prendi troppo a lungo o in diluizioni alte, potresti sperimentarne gli effetti.
- Alcuni rimedi, soprattutto policresti o nosodi, possono smuovere fortemente l’equilibrio.
- Se hai dubbi, non agire da sola: chiedi consiglio a un omeopata esperto.
Ricorda: E’ sempre questione di Costituzione!

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