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Sintomi Gastro-Intestinali ed Omeopatia

Le statistiche dicono che oltre il 60% della popolazione italiana soffre di disturbi digestivi dopo aver mangiato.

Nella maggioranza dei casi sono occasionali o transitori e consistono essenzialmente in bruciore, acidità di stomaco, eruttazioni, flatulenza, sensazione di dolore, ecc. 

A questi sintomi si possono aggiungere quelli intestinali come crampi, aerofagia e diarrea.

 

Le situazioni croniche sottendono patologie più importanti ed in questi casi i disturbi aumentano di intensità e di durata.

 

Alcuni fattori predisponenti possono essere comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc…

 

Un po’ di definizioni per fare chiarezza tra i sintomi

Aerofagia: é una difficoltà digestiva consistente nella eccessiva deglutizione di aria durante i pasti. Spesso è conseguenza di cattive abitudini alimentari, eccessivo di bevande gassate, di bicarbonato, di chewing-um, o il consumo troppo frettoloso dei pasti.

Eruttazione: è l’espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.

Pirosi: è la sensazione di bruciore allo stomaco, avvertita dietro lo sterno, che si irradia verso la gola, spesso dovuta all’eccessiva risalita dei succhi gastrici, particolarmente acidi. La sintomatologia è piuttosto comune e può essere occasionale, quando è dovuta ad es. ad una cattiva digestione, all’assunzione di alimenti irritanti o di particolari farmaci, oppure ripetitiva.

Reflusso gastroesofageo: l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, a causa di un’ernia iatale o della diminuzione del tono della muscolatura esofagea e/o gastrica. 

 

•Per Dispepsia si intende una alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, comunemente chiamata digestione difficile, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. 

Ulcera gastrica: è una erosione della mucosa gastrica, nei casi più gravi la perforazione della parete dello stomaco. Le cause della malattia non completamente note. L’ipotesi più accreditata è quella di una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’aggressività del succo gastrico particolarmente acido. Fattori predisponenti possono essere gli abusi di alcool, caffeina, fumo, grassi, farmaci, … come pure la matrice genetica e particolari condizioni emotive. I sintomi possono essere: dolore epigastrico che si vivacizza con l’assunzione di cibo, nausea, vomito, anemia sideropenica (da carenza di ferro) legata alle emorragie.

Ulcera duodenale: lesione in uno o più punti della mucosa del duodeno, molto più frequente dell’ulcera gastrica.  La causa della malattia è strettamente collegata ad un’ipersecrezione acida della mucosa gastrica unita ad una ridotta capacità della mucosa duodenale di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica, ma il dolore è sempre migliorato dall’assunzione di cibo.

 

Predisposizioni 

•La tendenza patologica o, in gergo omeopatico, la diatesi dominante, nelle patologie gastriche è senza dubbio la diatesi Luesinica che comprende le patologie lesionali più gravi fino all’ulcerazione e al tumore gastrico.

•L’helicobacter pylori trova una mucosa gastrica favorevole su cui attecchire, in quanto tale mucosa è condizionata dalla diatesi luesinica.

•Pertanto per consentirne la definitiva eliminazione del batterio, oltre ad una possibile terapia farmacologica allopatica, è fondamentale riequilibrare il luesinismo del soggetto.

 

Disturbi gastro intestinali: Perché l’Omeopatia? 

I disturbi gastrointestinali possono avere origine diversa, ma medicina tradizionale prevede per lo più l’utilizzo di farmaci che si limitano a tamponare i sintomi (anti-acido, procinetici, anti-reflusso, anti-diarroici, …).

Al contrario, i farmaci omeopatici forniscono sostegno terapeutico e – se scelti adeguatamente – velocizzano di molto il decorso e diminuiscono i sintomi agendo su più organi di uno stesso apparato e lavorando contemporaneamente sia sul sintomo che sulla causa che lo ha scatenato.

 

Disturbi gastrici: Acidità di stomaco, Reflusso gastro esofageo, Eruttazioni

Di seguito una carrellata dei più comuni farmaci utilizzati per i disturbi gastrici:

Anacardium orientale: Gastrite ed ulcera duodenale con sensazione di vuoto allo stomaco, di nausea e vomito. Il dolore sopraggiunge a digiuno e migliora dopo aver mangiato. La digestione è lenta e con sensazione di pienezza. Alito cattivo, gusto sgradevole, secchezza della bocca e della gola, lingua bianca e ruvida, stipsi nervosa.

Antimonium crudum: Indigestione, dispepsia, gastrite acuta con eruttazioni e dolori all’epigastrio. Colite, diarrea. E’il rimedio della nausea, del vomito e dei disturbi digestivi in seguito ad abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una patina bianca ed il soggetto ha una sensazione di pienezza e di avversione per qualsiasi cibo. Aggravamento con il caldo, l’acqua ed il cibo. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo.

Argentum nitricum: Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica con bruciore all’epigastrio, acidità, aerofagia, reflusso gastroesofageo, fitte allo stomaco come da schegge di vetro, diarrea emotiva. E’ un rimedio utile nei casi di disturbi gastrici dovuti a tensione psichica prima di affrontare una qualsiasi difficoltà. Miglioramento con la pressione e con l’aria fresca. Aggravamento con il caldo e con l’ingestione di dolci che però il soggetto desidera.

Arsenicum album: Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica con dolore violento e bruciante che migliora solo con applicazioni calde. Colite, enterite acuta, emorroidi, ragadi anali. Il soggetto è agitato ed inquieto, ha senso di debolezza generale, eruttazioni frequenti e le mucose secche. Il dolore allo stomaco si manifesta soprattutto dopo aver mangiato e/o durante la notte. E’aggravato dal cibo ed ha sete di acqua fredda che però spesso vomita.

Belladonna: Gastrite e ulcera gastroduodenale con dolore violento ed improvviso. Coliti con coliche accompagnate da stitichezza. Il soggetto ha rigurgiti frequenti, senso di pienezza e di dilatazione, pirosi, nausea e voglia di vomitare soprattutto all’inizio di un pasto o all’aria aperta. Il dolore allo stomaco è aggravato dalla pressione.

Carbo vegetabilis: Gastrite, dispepsia, atonia gastrica, disturbi gastrici vari. Stitichezza o diarrea con feci fetide e sensazione di bruciore, emorroidi. Pirosi, rigurgiti, flatulenza eccessiva, crampi allo stomaco con bruciori, gonfiore alla parte superiore dell’addome (sopra l’ombelico), sensibilità all’epigastrio, sensazione di pressione. E’uno dei migliori rimedi per la flatulenza.

Lycopodium: Dispepsia, gastrite cronica, astenia gastrica, eruttazioni acide, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, borborigmi, meteorismo, flatulenza. Problemi digestivi per insufficienza epatica, stipsi spastica, emorroidi sanguinanti. Senso di sazietà e di pienezza dopo pochi bocconi, nonostante l’appetito. I cibi elaborati, le carni grasse, le cipolle, le ostriche, i crostacei, il vino sono mal tollerati. I dolori di stomaco sono migliorati dal calore del letto e di sera. Sintomi periodici

Nux vomica: Disturbi gastrici in soggetti irritabili con uno stile di vita contraddistinto da esagerazioni. Dispepsia, gastrite acuta o cronica, ulcera gastroduodenale su basi spastiche. Stipsi spastica, colite spastica, possibile diarrea, emorroidi sanguinanti. Eruttazioni, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, nausea, vomito, dolori e bruciori di stomaco, senso di pesantezza e di gonfiore all’epigastrio, flatulenza, sonnolenza dopo i pasti, lingua bianco-giallastra, alito cattivo al risveglio. Aggravamento dopo i pasti.

 

Crampi e Spasmi

Per Crampo intendiamo una contrazione involontaria e dolorosa della muscolatura striata.

Lo Spasmo è, invece, una contrazione della muscolatura liscia che, in alcuni distretti corporei, provoca dolore.

Alcune cause possono essere:

  • Stanchezza muscolare
  • Carenza di Sali minerali 
  • Disturbi circolatori
  • Squilibri idro-salini

Per questo tipo di patologie, la diatesi dominante è la psorica con le sue turbative metaboliche, segue da vicino il tubercolinismo per le sue carenze circolatorie venose, il luesinismo per la componente arteriosa e la sicosi per la stasi linfatica.

Soggetti che soffrono spesso di questi disturbi possono, sotto consiglio del medico, attuare una vera e propria PREVENZIONE OMEOPATICA DI TERRENO per diradare gli episodi fino ad una eliminazione completa della sintomatologia.

A seconda della diatesi coinvolta, alcuni farmaci da utilizzare per queste problematiche potrebbero essere rispettivamente:

Riequilibrio diatesi Psorica: Lycopodium, Nux vomica, Calcarea carbonica, Colocynthis

Riequilibrio diatesi Tubercolinica: Magnesia muriatica, Magnesia carbonica, Magnesia Phosphorica

Riequilibrio diatesi Luesinica: Plumbum Metallicum , Veratrum Album, Cuprum metallicum

 

Fase Acuta invece, quando ci troviamo nel bel mezzo di una crisi, alcuni farmaci da tenere sotto mano potrebbero essere:

Cuprum metallicum: per crampi e spasmi dei muscoli (gambe, mani, polpacci, dita), peggioramento col sonno,

Arnica montana: contusioni, dolori muscolari dopo sforzo eccessivo, sensazione di indolenzimento e di ammaccatura dove si appoggia.

Colocynthis: Dolori addominali che migliorano piegandosi in due e con la faccia rivolta verso il basso, le crisi peggiorando o vengono scatenata dalla rabbia

Dioscorea villosa: crampi addominali che invece trovano sollievo piegandosi all’indietro, spesso in concomitanza con calcoli renali o coliche.

Pulsatilla in caso di gonfiore e distensione addominale, spesso in soggetti appartenenti al biotipo sensibile.

 

Diarrea

Tecnicamente si parla di diarrea quando un soggetto ha:

  • Perdita di consistenza delle feci
  • più di due scariche giornaliere 
  • una quantità giornaliera delle feci superiore a 200g

La diarrea è il risultato finale di un’eccessiva quantità di acqua nelle feci e può avere una eziologia:

  • VIRALE 
  • BATTERICA
  • PROTOZOARIA

Gli agenti biologici esercitano la propria azione con meccanismi diversi:

  • Elaborando enterotossine che interferiscono con le normali attività della cellula della mucosa
  • Elaborando citotossine che distruggono la cellula (dolori addominali intensi)
  • Invadendo la mucosa con conseguente reazione flogistica su base immunitaria (dolori addominali intensi)
  • Aderendo alla mucosa ed alterandone il fisiologico funzionamento.

In alcuni casi la diarrea è legata all’ingestione di tossine presenti negli alimenti.

Diarrea e disidratazione

I bambini sono soggetti più degli adulti a questo tipo di disturbo che solitamente è autolimitante. 

Nelle forme più severe il rischio, soprattutto per bambini ed anziani è di andare incontro alla disidratazione.

Alcuni sintomi di disidratazione da tenere d’occhio nei bambini in caso di scariche ripetute sono:

  • bocca secca o appiccicosa
  • poche lacrime o nessuna quando piange
  • occhi che sembrano infossati
  • fontanella che sembra infossata
  • mancanza di urina o pannolini asciutti per 6-8 ore nei neonati    (oppure solo una piccola quantità di urina di colore giallo scuro)
  • mancanza di urina per 12 ore nei bambini più grandi (oppure solo    una piccola quantità di urina di colore giallo scuro)
  • pelle secca e fredda
  • letargia o irritabilità
  • affaticamento o capogiro nei bambini più grandi.

 

La diarrea cronica è, nella maggior parte dei casi, una manifestazione di patologie intestinali allergiche o infiammatorie.

Alcuni sintomi ricorrenti possono essere:

  • dolori addominali
  • flatulenza
  • vomito
  • rialzo febbrile
  • astenia
  • perdita dell’appetito.

 

Diarrea e Omeopatia: le diatesi in campo

L’approccio allopatico nel caso di diarrea prevede l’utilizzo di farmaci derivati da oppioidi che agendo sulla muscolatura liscia dell’intestino, bloccano la peristalsi, diminuendo di molto la spinta. In moltissimi casi questo approccio porta il paziente ad una stitichezza che può durare per qualche giorno, peggiorata in caso di pazienti anziani. Altri farmaci utilizzati possono essere anticolinergici, antibiotici, antiosmotici, adsorbenti.

La diarrea rappresenta in omeopatia una eliminazione psorica di scorie metaboliche, virali, batteriche, ecc da parte dell’organismo.

Nelle sue manifestazioni legate a patologie autoimmuni (colite ulcerosa, ecc…) riconosce quale diatesi dominante il luesinismo.

In caso di diarree frequenti, è chiaro che bisognerà riconoscerne la causa scatenante ed agire sulla rispettiva diatesi andandola a riequilibrare.

Di seguito elencati alcuni farmaci omeopatici utilizzati per il riequilibrio diatesi in pazienti con diarree ricorrenti:

 

Farmaci per la PREVENZIONE OMEOPATICA DI TERRENO  

Diatesi psorica: Bryonia, China regia, Lycopodium, Calcarea carbonica.           

Diatesi luesinica: Arsenicum album, Argentum nitricum, Kalium bichromicum ecc. e nelle forme più gravi Veratrum album.

Diatesi sicotica: Antimonium crudum.

 

In caso di crisi diarroica acuta i farmaci omeopatici da avere sotto mano potrebbero essere:

Podophyllum peltatum: quando prevale una diarrea acquosa e molto abbondante. Inizia la mattina di buon’ora. Sono presenti dolori. Addominali, tenesmo, debolezza generale. Feci sono fetide, giallastre, a getto. Il paziente migliora se si sdraia sul ventre.

Aloe socotrina: si utilizza in caso di Diarrea profusa, mucosa, come gelatina. In presenza di abbondante gas intestinale, talvolta con insicurezza sfinterica. Evacuazione poco dopo aver bevuto.

Colocynthis: Diarrea accompagnata da crampi acuti, ad inizio e fine bruschi. Il paziente migliora piegandosi in due e con la pressione locale.

Cuprum metallicum Diarree violente con crampi che investono l’intero addome e s’irradiano ai polpacci. Dolori ad inizio e fine bruschi. Miglioramento con sorsi di acqua fredda.

China Rubra: Diarrea indolore con gonfiore dell’intero addome. Flatulenza, timpanismo, ipersensibilità al contatto e allo sfioramento. Sensazione di lipotimia. Eziologia: dopo eccessi di frutta e latte.

Arsenicum Album: Dolori addominali brucianti, che sono calmati dal calore locale. Diarrea liquida, ipertermia in soggetto che non suda, ma risulta particolarmente agitato e con intensa sete per acqua fredda. Diarrea da proteine avariate.

 

 

Stipsi

Con il termine stipsi dal punto di visto puramente fisiopatologico si indica un aumento del tempo di permanenza del materiale fecale nell’intestino crasso. 

Dal punto di vista esclusivamente temporale si intende una riduzione del numero delle evacuazioni inferiore a 3 volte a settimana. 

La stipsi può essere accompagnata o meno a sintomi quali dolore, gonfiore o sforzo richiesto per l’evacuazione.

La stipsi può essere acuta o cronica in relazione alla frequenza con cui si presenta l’esigenza.

 

La stipsi è una patologia con eziologia multipla.

Alcune cause possono essere legate a:

  • assunzione di FARMACI particolari, 
  • assunzione di CIBI particolari,
  • presenza di determinate PATOLOGIE,
  • un’insufficiente IDRATAZIONE 

 

La stipsi rappresenta in omeopatia una evoluzione prevalentemente sicotica o luesinica.

 

La presenza di alcune diatesi attive può scatenare stitichezza ostinata pertanto in caso di necessità di riequilibrio diatesi Sicotica: 

Utilizzeremo farmaci tipo Thuya, Silicea, Natrum sulphuricum

 

Per il riequilibrio della diatesi Luesinica utilizzeremo farmaci tipo Platina, Alumina, Baryta carbonica

 

In caso di stipsi in “Fase Acuta” le terapie tradizionali prevedono l’uso di lassativi osmotici, di massa, irritanti, lubrificanti

Vantaggi, svantaggi e limiti di queste terapie sono ormai universalmente conosciuti, irritazione della mucosa intestinale ed assuefazione dell’intestino ai farmaci tra i primi.

 

A scopo puramente didattico elenco alcuni farmaci utilizzati per la stipsi, senza pensare che il loro utilizzo possa portare a liberare l’intestino rapidamente come i farmaci allopatici (pochi minuti in caso di irritanti come la glicerina, l poche ora in caso di lassativi da contatto.

 

Calcarea carbonica: ogni due – tre giorni, sta bene quando non evacua, senza stimolo.

Graphites: feci grosse, dure, spezzettate ma unite da muco – ragadi – eczema perianale – tenesmo breve.

Lycopodium: stimolo frequente, inefficace con contrazione spasmodica feci prima dure e poi molli, tenesmo.

Natrum muriaticum: feci secche e dure, a palline, che si sbriciolano ai bordi dell’ano.

Sepia: feci a palline, in presenza di congestione pelvica – emorroidi -senso di palla nel retto (dopo aver evacuato).

Opium: atonia intestinale con assenza di stimolo, soprattutto dopo anestesie per interventi chirurgici.

Nux vomica: tenesmo – stimolo frequente, ma inefficace.

Alumina: secchezza mucose e pelle, evacuazioni lunghe e difficili, gravidanza, atonia.

Bryonia: secchezza mucose e pelle – feci voluminose, secche, dure e scure.  Evacuazioni ogni tre – quattro giorni. 

 

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Questo articolo è edito solo a scopo divulgativo, non rappresenta in alcun modo una sollecitazione all’ auto-medicazione.
I farmaci omeopatici non hanno, in Italia, indicazioni terapeutiche approvate.
Non interrompere MAI terapie farmacologiche tradizionali senza aver prima consultato il proprio medico curante o specialista di riferimento. 
Ricorda che per curare qualsiasi problema relativo alla tua salute o a quella dei tuoi cari, devi rivolgerti sempre al tuo medico o al tuo farmacista.