Lycopodium per Acidosi Metabolica: Benefici e Uso dell’Omeopatia
Hai mai sentito parlare di acidosi metabolica?
Sì, può sembrare un termine complicato, ma è una condizione che può influire notevolmente sulla nostra salute.
E se ti dicessi che l’Omeopatia, con il suo approccio dolce e naturale, può offrirci una mano? Parliamo del Lycopodium, un rimedio versatile e potente.
Cos’è l’Acidosi Metabolica?
Immagina il tuo corpo come una macchina perfetta, dove ogni componente deve funzionare in armonia. Quando l’equilibrio del pH del sangue e dei diversi distretti corporei viene alterato, diciamo che siamo in acidosi metabolica. Questo può accadere se il corpo accumula troppi acidi o perde troppi bicarbonati. Questa condizione va sotto il nome di Acidosi metabolica.
Affaticamento, respiro affannoso, malessere generale, aumento ingiustificato di peso sono solo alcuni dei sintomi che devono metterci in guardia.
L’aiuto dell’Omeopatia
Ci sono molti approcci per la cura dell’acidosi metabolica. Una corretta alimentazione ed uno stile di vita sano prima di tutto. Nei casi in cui bisogna riportare velocemente i valori di pH nel giusto intervallo l’integrazione nutrizionale è forse l’approccio sintomatico più rapido. I rimedi omeopatici, come il Lycopodium, lavorano in sinergia con il nostro corpo per promuovere l’equilibrio e il benessere, vediamo come.
Lycopodium: Un Rimedio Versatile
Il Lycopodium clavatum, ottenuto dalle spore di una pianta antica, è uno dei farmaci più studiati e più utilizzati in omeopatia perchè -grazie alla sua composizione biochimica- è in grado di agire in profondità sul metabolismo generale di soggetti appartenenti a tutti i biotipi costituzionali.
E’ conosciuto per il suo alto potere detossificante su tutti e cinque i principali organi di scarico tossinico del nostro organismo: fegato, reni, pelle, polmoni ed intestino.
Ma come può aiutarci con l’acidosi metabolica?
Lycopodium e Acidosi Metabolica
Il Lycopodium è un rimedio che agisce sull’insieme, modificando considerevolmente le reazioni generali del soggetto. Agisce in profondità sul metabolismo generale, supportando in particolare il fegato affaticato e tutto il tubo digerente. Questo rimedio è noto per ridurre la colesterinemia e l’uremia, eliminando le tossine di origine epatica, alimentare e artritica.
Lycopodium modifica profondamente il metabolismo, influenzando la sfera digerente, il fegato, lo stomaco e l’intestino. Il soggetto Lycopodium assimila male e a lungo andare può subire uno stato di denutrizione. Agisce sia sul meccanismo di assimilazione che su quello di dissimilazione, modificando in modo significativo il metabolismo generale e le turbe intestinali, renali e urinarie.
Spesso il soggetto Lycopodium avverte sazietà improvvisa dopo pochi bocconi e dopo il pasto si sente gonfio e pieno di gas che non riesce a eruttare. Non digerisce bene pane e farinacei e cerca zuccheri, che sono più facili da assimilare e non provocano flatulenza. Accusa bruciore, rigurgiti acidi e pesantezza di stomaco, condizioni comuni nei soggetti affetti da acidità gastrica cronica che non rispondono a trattamenti alcalinizzanti o regimi alimentari specifici.
Lycopodium può anche alleviare crisi di bile, rigurgiti di bile con cefalea, stipsi dovuta a insufficienza epatica e biliare, congestione portale e atonia dei muscoli del colon. La coprostasi permanente intossica il malato poiché le tossine non vengono eliminate correttamente attraverso l’intestino.
Finché il rene funziona, Lycopodium aiuta a eliminare l’eccesso di scorie dall’organismo intossicato, producendo urina torbida e densa con un abbondante sedimento rossastro. Tuttavia, quando il rene non riesce a eliminare le scorie, queste rimangono nell’organismo, e l’urina diventa chiara, abbondante e a basso peso specifico, senza eliminare correttamente le scorie solubili. Questo sedimento può talvolta causare sabbia, renella e calcoli, facendo di Lycopodium un rimedio utile per la litiasi urinaria con coliche renali dolorose e crampi.
Lycopodium e la Pelle
Lycopodium favorisce l’eliminazione delle tossine attraverso la pelle, un processo spesso legato a problemi digestivi. Le eliminazioni cutanee possono manifestarsi come eruzioni, eczemi alle palpebre, congiuntivite, blefarite, aridità della pelle per malnutrizione, macchie pigmentarie, eczemi secchi e trasudanti, pruriginosi e brucianti, ulcere e verruche. La pelle malnutrita si infetta facilmente, presentando foruncoli, ascessi e brufoli. Possono comparire eruzioni sul cuoio capelluto e alopecia.
Lycopodium e le Vie Respiratorie
L’intossicazione generale dell’organismo può manifestarsi come azione catarrale sulle mucose di naso, gola, orecchie e faringe. Quando il corpo tenta di eliminare le tossine, le mucose si congestionano, causando catarro nasale che può estendersi alla faringe, faringite cronica, tonsillite e bronchiti. Queste condizioni possono evolversi in asma, con tosse secca e fastidiosa, spesso accentuata in salita. In un ambiente acido, catarro, muchi e pus si formano facilmente.
Studi e Testimonianze
Molti pazienti hanno riportato miglioramenti significativi di alcuni parametri metabolici chimico clinici soprattutto legati al metabolismo epatico e renale nonchè dei loro sintomi dopo aver utilizzato il Lycopodium. Sebbene la ricerca scientifica sia ancora in corso, gli studi clinici in vivo non mancano.
Come Utilizzare il Lycopodium
Lycopodium è un farmaco che agisce molto in profondità sul nostro metabolismo generale e pertanto la posologia va adattata allo stato di intossicazione del soggetto. Consultare un omeopata è fondamentale per personalizzare il trattamento. Lycopodium viene generalmente somministrato in diluizioni crescenti per essere sicuri di scongiurare aggravamenti omeopatici.
Conclusione
Gestire l’acidosi metabolica può sembrare una sfida, ma con un approccio integrato che include corretta alimentazione, stile di vita, integrazione nutrizionale e l’omeopatia, è possibile. Lycopodium potrebbe essere proprio il supporto che stai cercando.
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Imamgine di copertina: Calle Eklund/V-wolf, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, da Wikimedia Commons
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